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GIARDINAGGIO

     

LA DEUMIDIFICAZIONE
APPROFONDIMENTO

Il problema umidità

Odore stantio, freddo fastidioso che provoca dolori reumatici, intonaco danneggiato e muffa. Queste sono le prime cose che vengono in mente nell’immaginarne una cantina. E queste sono solo alcune delle fastidiose manifestazioni di un problema che si presenta di frequente: l’umidità.
Purtroppo, però, l’umidità non riguarda solo i nostri scantinati dove ci limitiamo a scendere per qualche minuto, ma anche tutti gli edifici abitativi e industriali, dove stiamo per molto tempo. Dove viviamo e lavoriamo. ALBA SOLUTIONS è cosciente di ciò e per questo attua sistemi innovativi per eliminare definitivamente il problema dell’umidità.

Come si sviluppa l’umidità

L'aria che ci circonda è una miscela di gas composta principalmente da azoto, ossigeno, da piccole percentuali di altri gas e da vapore acqueo. Quest'ultimo è la causa fondamentale dell'umidità e ha una grande importanza per l'ambiente, per il nostro benessere e per il buon mantenimento di tutti i materiali. Il vapore acqueo è acqua trasformatasi in gas e quindi, come essa, è incolore, inodore, insapore e invisibile. A differenza degli altri gas che compongono l'atmosfera, esso è presente in quantità estremamente variabili e dipendenti da molti fattori quali la pressione, la temperatura e la natura dell'ambiente circostante. Si può notare, infatti, che nel deserto di giorno la temperatura raggiunge livelli molto elevati (50°C), e l'umidità scende a livelli molto bassi (15-20%). In una foresta tropicale, invece, con una temperatura molto elevata (40°C) anche il grado di umidità è molto elevato (80-90%). Si può dire che l'aria è avida di vapore che assorbe da ogni materiale circostante e quindi anche dalle persone, dagli animali e dalle piante: più acqua c'è in un ambiente e più umidità vi è presente. L'aria, comunque, non può assorbire vapore all'infinito: infatti se la quantità di vapore supera un determinato valore, detto di saturazione, l'aria non riesce più ad assorbirlo, anzi, tende ad espellerlo dando luogo al fenomeno della condensazione, cioè alla trasformazione del vapore in acqua. Esempi di questo fenomeno sono le nuvole nel cielo, il "fumo" fuoriuscente da una pentola, l'appannamento dei vetri, il fiato che nelle giornate fredde vediamo uscire dalla bocca, ecc. A parità di altre condizioni, l'aria riesce a trattenere tanto più vapore quanto più alta è la sua temperatura. Un kg di aria alla pressione atmosferica e alla temperatura di 0°C riesce a trattenere soltanto 3.8 g di vapore mentre la stessa quantità di aria a 30°C riesce ad immagazzinare 27.4 g di vapore quindi 7,2 volte di più.

L'umidità viene misurata tramite appostiti strumenti chiamati igrometri o, più tecnicamente, psicrometri, che ci danno la sua percentuale presente nell'aria. Quando lo strumento segna 100% l'aria è satura.

In genere l'umidità è presente in percentuale più elevata nei locali interrati o seminterrati, che sono i più freschi. Ad esempio, se d'estate la temperatura esterna è di 28°C e l'umidità del 70%, in una cantina potrebbe esserci una temperatura di 22°C. In questo caso l'umidità sarebbe del 100% ed avremmo grandi fenomeni di condensazione dato che l'aria ha raggiunto la saturazione. Il caso contrario si verifica nei locali riscaldati. Per esempio in una piovosa giornata invernale la temperatura esterna potrebbe essere di 2°C e l'umidità del 90%. Contemporaneamente in un appartamento riscaldato a 20°C l'umidità sarebbe del 28% circa!

Ci sono dei locali dove, indipendentemente da altre condizioni, l'umidità tende ad essere eccessiva. E' il caso, per esempio, dei locali dove si svolge un'attività sportiva, negli spogliatoi con doccia, nelle piscine, nei saloni di parrucchiera, nei ristoranti, nelle cucine, nelle sale da ballo, nelle stirerie, nelle lavanderie, ecc.

Avendo capito cos'è l'umidità, vediamo perché essa è così importante per il nostro benessere.

Il nostro corpo è una macchina molto delicata che, per funzionare bene, deve mantenere una temperatura interna il più possibile costante. Quando la temperatura tende ad aumentare, esso reagisce con varie contromisure, la principale tra le quali è quella di espellere l'eccesso di calore tramite la pelle. Quando è necessario espellere una maggiore quantità di calore si verifica il fenomeno della sudorazione: la pelle viene inumidita dal sudore che a contatto dell'aria tende ad evaporare. L'evaporazione richiede una grande quantità di calore che viene sottratto alla pelle e quindi anche all'interno del corpo che così riesce a ristabilire la giusta temperatura. Tutto ciò avviene in maniera efficace se l'aria ha un'umidità sufficientemente bassa per garantire un'evaporazione rapida del sudore e quindi un efficace raffreddamento. In caso contrario il sudore ristagna sulla pelle e la temperatura del corpo aumenta provocandoci quella sensazione di spossatezza tipica delle giornate afose. L'eccessiva sudorazione causa anche una perdita di sali minerali che aggrava ulteriormente la situazione. Anche l'umidità troppo bassa può essere dannosa in quanto l'eccessiva evaporazione può provocare irritazioni alle mucose nasali e ai bronchi.

Secondo i più recenti studi, le condizioni di benessere ideali per una persona in attività sedentaria e con abiti leggeri si hanno quando la temperatura ambiente è tra i 23 e i 25°C, e l'umidità relativa è tra il 40 e il 60%.
Anche la maggior parte dei materiali sono sensibili all'umidità. A causa di un eccesso di umidità i metalli tendono ad ossidarsi, il cuoio, le pellicce, le stoffe tendono ad ammuffire così come certi prodotti alimentari, i mobili, i dipinti, gli affreschi si deteriorano più rapidamente e a causa delle muffe i locali diventano insalubri.

In altri casi, invece, è la mancanza di umidità che può creare dei problemi. E' il caso, per esempio delle industrie tessili dove se l'aria è troppo secca i fili usati per le lavorazioni diventano fragili e quindi non permettono alle macchine di lavorare alla giusta velocità, oppure dei grandi magazzini frigoriferi dove vengono conservati gli ortaggi o la frutta che a causa della mancanza di umidità tendono a perdere peso e ad avvizzire. Una bassa percentuale di umidità favorisce anche la formazione di cariche elettrostatiche che, oltre a provocare la nota "scossa" quando si toccano parti metalliche, può causare vari inconvenienti in alcune lavorazioni industriali. Altre situazioni che richiedono un'alta percentuale di umidità sono le serre per la coltivazione dei fiori o dei funghi ecc...

Alle nostre latitudini, comunque, l’eccesso di umidità è assai più frequente. E' chiaro, a questo punto, che il controllo dell'umidità è spesso necessario sia per il benessere delle persone che per le esigenze tecnologiche.

Già dopo pochi anni dalla costruzione dell’edificio, soprattutto sui muri sotto il livello del terreno, si manifesta questo fenomeno. Le sue cause sono numerose: l’umidità può essere infatti dovuta a infiltrazioni, a condensa o ad umidità ascensionale. Ed è proprio quest’ultima ad essere la più difficile da eliminare, in quanto, proprio per la caratteristica fisica del fenomeno, interessa l’intero spessore dei materiali e se sottovalutata porta ad un precoce degrado della struttura.

Il fenomeno della risalita dell’acqua

Il fenomeno di risalita dell’acqua per capillarità, cioè l’umidità ascendente, è provocato dall’attrazione dell’acqua da parte di materiali porosi. L’acqua assorbita dai muri contiene anche sali minerali (nitrati, solfati, cloruri) e sostanze contenute nel terreno sottostante, e così provoca sulla superficie del muro, dove a contatto con l’aria evapora, gli effetti caratteristici e a tutti noi noti, quali macchie, aureole, distacco delle imbiancature e dell’intonaco, muffe maleodoranti ed efflorescenze, fino alla decomposizione chimica dell’intonaco e del muro che può portare allo sgretolamento del muro stesso. Attraverso la forza capillare nei muri, l’umidità sale spesso fino a 2 metri dal suolo. Ma oltre ai danni estetici, l'umidità ascendente fa di più: essa infatti aumenta la dispersione del calore dall'interno dell'edificio verso l'esterno, favorisce l'aumento dell'umidità relativa interna e diminuisce la sezione della struttura portante ad opera dei sali trasportati dall'acqua sulla superficie degli intonaci e nel materiale da costruzione.

Il problema dell'umidità ascendente interessa quasi la totalità degli edifici costruiti da più di 25/30 anni e si presenta soprattutto nelle vecchie abitazioni dove le malte sono molto assorbenti, nelle case poco drenate o in prossimità di acque e nelle costruzioni contornate dall’acqua contenuta nel terreno (riempimento di terra appoggiata ad un muro perimetrale).

Le soluzioni

Molte sono le soluzioni ideate per eliminare l’umidità dagli edifici. Per prima cosa, però, è indispensabile un’attenta analisi dei locali interessati: per affrontare questo problema si deve infatti tenere conto dell’ubicazione di essi, della loro superficie aero-illuminante e di tutti i materiali componenti la struttura.
Se si riscontra che la struttura presenta solo umidità localizzata con estensione sia su zone interne che esterne al vano interessato e che l'intonaco presenta dei rigonfiamenti o zone friabili o sfarinamento e presenza di salnitro (carbonato di calcio), allora è necessario deumidificare. Naturalmente, prima di procedere a qualsiasi intervento in questo senso, bisogna eliminare eventuali cause che hanno prodotto il fenomeno dell'umidità, ad esempio una perdita idraulica in una tubazione, la non perfetta posa di una gronda ecc...

Accanto alle tecniche tradizionali, come il rifacimento dell’intonaco o la copertura della parte umida con beole, tutte soluzioni che a medio/breve termine lasciano trasparire la presenza dell’umidità vanificando lo sforzo fatto, ora si sono aggiunte nuove tecnologie, che offrono un’ampia gamma di soluzioni.
Oggi possiamo così distinguere tra sistemi meccanici, sistemi di assorbimento e sistemi ad iniezione.
Per quanto riguarda i sistemi meccanici, essi prevedono un taglio orizzontale all’intera larghezza del muro per inserire uno strato di materiale impermeabile, che può consistere in una lamina metallica o in una guaina plastica, il quale agisce da barriera meccanica al fine di interrompere la risalita dell’umidità.

I sistemi di assorbimento, invece, consistono nella realizzazione di cavità nel muro in cui si posizionano piccoli tubi in ceramica che hanno lo scopo di assorbire l’umidità e di areare.

Infine ci sono i sistemi ad iniezione, mediante i quali, attraverso molti fori nel muro, vengono iniettate ad alta pressione resine siliconiche impermeabilizzanti ed altri prodotti chimici idrofughi, al fine di creare una barriera stagna con cui bloccare il flusso ascendente dell’acqua nel muro, e quindi l’umidità.

Ma non è finita qui: un’azione di deumidificazione efficace può essere svolta anche realizzando una camera d'aria tramite una controparete e una serie di fori di ventilazione, per consentire così una più efficace evaporazione dell'umidità; applicando un intonaco minerale macroporoso altamente trapirante, che consente l'assorbimento dell'umidità contenuta nella muratura facilitandone l'evaporazione; o ancora, si può aumentare la capacità di traspirazione del sottofondo inserendo un prodotto idoneo, nel caso in cui l’umidità sia localizzata nella pavimentazione.

Un’ulteriore novità arriva dal metodo elettrofisico, il quale sfrutta i campi elettrici determinati dall’umidità sulla superficie degli edifici. Esso, infatti, crea un nuovo campo elettrico che inverte la direzione di movimento dell’umidità con il conseguente prosciugamento delle zone in causa. Il sistema blocca l’umidità ascendente mediante un campo magnetico debole, innocuo per l’organismo umano e degli animali, che fa sì che le molecole d’acqua vengano così allineate ed inizino il loro percorso verso il terreno.
A seconda del contenuto di umidità dello spessore dei muri e del materiale edilizio, questo processo dura da sei mesi a tre anni. Il sistema è altamente ecologico, poiché non si serve né di sostanze chimiche, né di materiali sintetici o di sostanze non naturali.

Un’altra soluzione è quella di inserire all’interno degli ambienti umidi dei deumidificatori o degli impianti di deumidificazione che assorbono ed eliminano dall’aria l’umidità in eccesso. Questi deumidificatori possono essere dei semplici apparecchi a ciclo frigorifero che, introdotti nell'ambiente da deumidificare, ricircolano l'aria togliendo a poco a poco l'umidità. L'umidità viene così raccolta, sotto forma di acqua, in un apposito serbatoio, mentre il circuito frigorifero è caricato con un refrigerante ecologico. Oltre ai deumidificatori sono presenti sul mercato anche degli apparecchi che possono comandare gli umidificatori e i deumidificatori in modo da mantenere nell’ambiente la desiderata percentuale di umidità (umidostati).

Insomma, l’umidità è un problema davvero antipatico ma oggi può essere finalmente risolto e ALBA SOLUTIONS sarà in grado di individuare assieme a voi il metodo migliore per eliminarla una volta per tutte dalle vostre case, adottando il sistema più consono alle vostre esigenze, al  e ai vostri problemi.

     
Alcuni nostri interventi

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